Proptech: cos’è e come sta cambiando il mercato immobiliare

Proptech

Ormai sappiamo che, presto o tardi, le mode dei paesi anglosassoni arrivano anche in Italia. Ora è il turno del mercato immobiliare che, fra tutti, è quello che necessita di un cambiamento drastico. In passato, ci sono state problematiche che hanno sporcato l’immagine di questo settore, ed è qui che la proptech arriva e pone la soluzione, ottimizzando e regolarizzando tutta l’attività di compravendita delle case attraverso la tecnologia.

Che cos’è una proptech

Partiamo innanzitutto dal significato della parola. Proptech è un acronimo che unisce le parole inglesi propertye technology, implicando quindi un cambiamento tecnologico nel mercato immobiliare. Più in particolare, Proptech è il termine che utilizziamo per identificare tutte quelle startup che offrono prodotti innovativi tecnologici o nuovi modelli di business e nascono con l’intenzione di migliorare il settore immobiliare.

Negli ultimi anni

Quando parliamo di proptech, in generale, non ci riferiamo a un concetto completamente nuovo. La prima grande innovazione tecnologica nel mondo immobiliare è avvenuta con l’arrivo di portali online come casa.it, immobiliare.it o idealista.it, che solo nel 2012 avevano una media di 4 milioni di visite mensili, arrivando a circa 14 milioni nel 2017. Nonostante ciò, non ci sono stati grandi cambiamenti nel modello di negozio in questo settore. Le agenzie tradizionali hanno continuato ad adottare le loro pratiche, cambiando solamente la maniera di pubblicare gli annunci e mantenendo invariato il prezzo finale di vendita di una casa.

Le agenzie tradizionali

L’agente immobiliare si è sempre sentito comodo nel suo settore. Infatti, tutte le agenzie sopravvivono perché normalmente fanno pagare delle provvigioni che si aggirano attorno al 3%, sia per al venditore sia al compratore, per una media totale di circa 15.000 € per ogni vendita. Questo guadagno non solo permette loro di coprire le spese interne, ma anche di arricchirsi nonostante volumi di vendita molto bassi. 

L’arrivo della tecnologia e delle proptech

I tempi cambiano, e la tecnologia è uno dei fattori che provoca questo cambiamento in maniera radicale, portando soluzioni sempre più semplici, veloci ed economiche, ottimizzando le operazioni e rendendole il più trasparenti possibile. Così è come lavora una proptech, offrendo un servizio efficace, producendo risultati migliori e, soprattutto, ad un prezzo molto più basso rispetto al normale. Se da un lato vediamo una concorrenza sleale, dall’altro arriva una tecnologia che rompe gli standard tradizionali.

Alcuni esempi

Nel Regno Unito, l’agenzia immobiliare più importante è digitale. Ma ce ne sono molte altre. Per questo siamo convinti che il mercato italiano possa seguire gli stessi passi dei paesi anglosassoni, se non vuole rimanere indietro, non solo nella compravendita, ma su tutti i punti di vista del mercato immobiliare.

  • Realtà virtuale

Permetterà a venditori ed acquirenti di risparmiare migliaia di euro. Attraverso la realtà virtuale, gli immobili si potranno visitare con un visore che mostrerà il percorso all’interno di una casa senza la necessita di essere presenti fisicamente.

  • Big data

Chi non utilizza la tecnologia no potrà competere nel mercato che si sta avvicinando sempre di più. È indispensabile saper gestire immense quantità di dati per essere in grado di anticipare le tendenze.

  • Domotica

È un dato di fatto che le case, in un imminente futuro, funzioneranno attraverso l’Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale o l’automatizzazione. Gli immobili che non saranno in grado di adattarsi a queste nuove tecnologie vedranno il loro valore abbassarsi in maniera precipitevole.

Il cambio nel nostro settore è già iniziato e non si può fermare. Ci sono solo due opzioni: cogliere l’attimo e adattarsi, o prepararsi a tempi difficili.

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