Quali sono le tasse per l’acquisto della prima casa?

tasse acquisto prima casa

Coronare il sogno di comprare casa significa sostenere costi che vanno oltre l’apertura del mutuo e i costi notarili. Oggi parliamo nel blog di come calcolare le tasse per l’acquisto della prima casa, ovvero ciò che dovremmo pagare allo stato alla firma dell’atto di vendita.

L’importo da pagare varia in base alla tipologia del venditore e dell’immobile. Le tasse si dividono in imposta di registro, imposta catastale, imposta ipotecaria e sono da pagare nel momento in cui firmiamo il rogito davanti al notaio.

Come calcolare l’imposta di registro 2019 sulla prima casa?

L’imposta di registro viene calcolato attraverso una formula a partire dal valore catastale. Per ottenere il valore catastale sarà sufficiente consultare la visura catastale. La formula da applicare al valore è la seguente:

VALORE CATASTALE x 115 x 100

A questo importo dovremmo calcolare il 2% di IVA per l’acquisto della prima casa da privato. Mentre se acquistiamo l’immobile da un costruttore, ovvero se la casa è nuova, si applicherà il 4% di IVA all’importo ottenuto dalla formula.

Mentre l’imposta catastale per la prima casa ha costo fisso di 100€ se la casa si acquista da un privato, mentre sale a 200€ se si compra da un costruttore.

Imposte prima casa ipotecaria e catastale

Rientrano nelle tasse per l’acquisto della prima casa quella ipotecaria e quella catastale, sono imposte fisse che dipendono da chi compriamo l’immobile.

Se acquistiamo la prima casa da un privato pagheremo un costo fisso di 50€ per ciascuna imposta. Mentre se compriamo da un costruttore la quota sale a 200€ per ciascuna imposta. Quindi possiamo liberarci delle imposte ipotecarie e catastali con un totale di 100€ se acquistiamo da un privato, di 400€ se compriamo la prima casa da un’impresa di costruzioni.

Chi paga l’imposta sostitutiva sul mutuo?

L’imposta sostitutiva è da mettere in conto quando calcoliamo le tasse per l’acquisto della prima se questa prevede un mutuo, che si paga, come le imposte precedenti al momento della firma del rogito davanti al notaio. Si chiama sostitutiva perché si paga al posto delle imposte fisse di registro e ipocastali. In questo caso l’importo da calcolare, per la prima casa, è del 0,25% sul valore totale del muto.

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