Donare soldi ai figli per comprare casa

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I prestiti o le donazioni famigliari sono una bella occasione per portare a termine progetti, desideri o obiettivi, uno di questi, dei più ambiti, è sicuramente l’acquisto della prima casa.

Donare denaro ad un figlio per comprare casa è pratica molto comune nel nostro paese: le generazioni dei genitori sopra i cinquant’anni sono quelle che hanno visto il benessere economico e che, generalmente, dispongono di piccoli capitali, o meglio i risparmi di una vita, per consentire ai figli di raggiungere i propri obiettivi.

L’Agenzia delle Entrate può tassare i soldi regalati dai genitori?

Il passaggio di denaro tra padre e figlio è considerata una donazione, e come tale la legge prevede che sia registrata presso un notaio. Sempre secondo la legge, senza tale atto la donazione risulterebbe nulla, ciò significa che lo stesso donatore può richiedere la restituzione del denaro anche dopo tanti anni.

E starai pensando, chi è il genitore che dona soldi ad un figlio e poi pretende la restituzione? Ebbene sono stati registrati casi di questo tipo, che hanno richiesto l’intervento della Cassazione per regolare tali circostanze.

Come si comporta il Fisco sulle donazioni fatte dai genitori ai figli? Quando la donazione supera 1 milione di Euro, questa è soggetta al pagamento dell’imposta sulle donazioni pari al 4% sul totale. In ogni caso, la transizione va registrata dal notaio, e non basterebbe il solo bonifico bancario.

Come non pagare le tasse sulle donazioni dei figli ai genitori

Come comportarsi in caso di soldi in regalo per l’acquisto della casa senza incorrere in sanzione e imposte? Esiste un modo per dichiarare i soldi donati senza dover pagare imposte e si chiama donazione indiretta.

Secondo la Cassazione, la donazione indiretta prevede che l’omaggio di denaro sia dichiarato all’atto di compravendita, ovvero che il compratore dichiari che i soldi, o parte di questi, utilizzati per acquistare la casa arrivi da un genitore. In questo modo la donazione sarà la valida e esente da imposte. In questo modo si potrà formalizzare una eventuale discrepanza tra il reddito dell’acquirente e la somma versata per l’acquisto dell’immobile.

Senza tale dichiarazione la donazione richiede la registrazione in un atto notarile, e di conseguenza il pagamento delle imposte a cui è soggetto.

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