Governo conte bis: cosa (non) cambia nel mercato immobiliare

A pochi giorni dalla nascita del governo Conte Bis gli esperti e gli attori del settore immobiliare sono pronti a recepire le novità del programma riguardo al settore. Quando si sciolgono e ricompongono governi il momento della presentazione degli interventi fiscali sul mercato delle compravendite immobiliari, le riforme e le ipoteche suscita sempre un grande interesse.

Invece la sorpresa è stata l’assenza dei temi immobiliari nel programma del nuovo governo nato dal ministro Conte. Assenza che non ha tardato a scatenare i primi segnali di forte critica, in particolare dalla Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali.

Le agevolazioni fiscali sulla casa saranno mantenute dal nuovo governo?

Pare che nulla cambierà rispetto ai bonus e agli incentivi fiscali sull’acquisto della casa e sugli sgravi legati agli interventi di ristrutturazione dell’Ecobonous.

Non si può che essere contenti dopotutto, visto un possibile aumento dell’IVA è all’ordine del giorno. Ragion per cui un abbassamento della pressione fiscale sulla casa non è al momento previsto dal governo. Luca Dondi, direttore di Nomisma, l’Osservatorio sul Mercato Immobiliare, ha dichiarato in una intervista a Idealista, che – in questo momento siamo in una condizione di particolare gravosità che sarebbe controproducente aggravare ulteriormente – Lo stesso spiega al portale online che le agevolazioni già presenti, come il bonus casa verranno molto probabilmente mantenute in quanto sono un polmone importante per il settore immobiliare.

Pare quindi per il momento che le scadenze per ricevere una detrazione sulle spese di ristrutturazione e sull’acquisto di nuove abitazioni rimarranno invariate. Un segnale questo che viene interpretato dagli esperti del settore come una non priorità del governo, almeno per il momento.

Le reazioni della FIAIP al programma del governo

“Lo stato dal 2011 utilizza la casa degli italiani come un bancomat”

Gian Battista Baccarini, Presidente FIAIP

Quando è stata pubblicata la bozza dei primi 26 punti del governo, un segnale di reazione è arrivato dal presidente della FIAIP, Gian Battista Baccarini, il quale ha rilasciato commenti molto diretti e chiari alla nuova formazione di governo, criticando l’assenza del settore immobiliare nei provvedimenti.

Gian Battista Baccarini
foto di Wikicasa

Il presidente ha infatti dichiarato che malgrado il mercato immobiliare rappresenti il 20% del PIL nazionale, questo non è nemmeno stato citato nella bozza del programma. Poi ha sottolineato come dal 2011 i governi italiani hanno “utilizzato la casa come un bancomat“, facendo riferimento alla pressione fiscale sugli immobili per aumentare le casse dello stato.

Ha inoltre lanciato un appello al governo Conte Bis affinché si possano valutare nuove politiche per appoggiare e aiutare lo sviluppo del mercato immobiliare, così come hanno fatto vari paesi europei come Francia, Spagna e Grecia, ottenendo buoni risultati in termini di aumento del PIL.

Un messaggio chiaro e forte, se pensiamo che, come spiega lo stesso Baccarini, attualmente sono 23 miliari di Euro i proventi dalle tasse patrimoniali, che arrivano allo stato ogni anno dai proprietari di casa italiani.

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