Scoprire le false abitazioni principali

false abitazioni

Molti sono gli italiani che mentono sul luogo di residenza, ovvero su quale sia la propria abitazione principale. I motivi possono essere vari, per sfuggire a creditori e notifiche legali, e soprattutto per godere di importanti agevolazioni fiscali sulla casa.

Abbiamo già parlato in questo post di cosa significa abitazione principale e quali benefici comporta. Vediamo oggi quali sono i rischi di mentire allo stato sulla residenza, e come può scoprirlo.

Secondo la legge, tutti i cittadini devono esser reperibili, facilmente rintracciabili grazie all’indirizzo di residenza, che deve coincidere con la dimora abituale. Dichiarare una residenza falsa costituisce reato di falso in atto pubblico, perseguibile con procedimento penale.

Come il fisco può scoprire una falsa residenza

foto di Cesenatoday

Sebbene sino ad oggi i controlli sulle false residenze sono state poche, negli ultimi tempi si stanno incrementando le verifiche con l’obiettivo di smascherare chi dichiara di vivere in’abitazione principale per evitare il pagamento delle imposte previste per le seconde case.

In realtà, per il Fisco, scoprire una falsa residenza non sarebbe difficile. Basta mandare un ufficiale presso l’indirizzo dichiarato nelle ore in cui è probabile che l’inquilino sia a casa, come le prime ore del mattino o la sera, e verificare chi vive nell’immobile.

Esiste però un sistema più semplice e affidabile: il controllo dei consumi dell’abitazione. Bollette di acqua, gas, e luce molto basse faranno pensare che nella casa non ci vive qualcuno quotidianamente.

A partire dai consumi, l’Agenzia delle Entrate con la collaborazione delle imprese fornitrici di servizi, e i comuni possono effettuare controlli incrociati e scoprire così chi dichiara una falsa residenza.

La campagna di controlli sulle residenze

E’ notizia dell’estate di una serie di controlli a tappeto in molti dei comuni italiani per verificare se le residenze dichiarate corrispondano alla realtà, o siano dichiarazioni fittizie per non pagare IMU e TASI, le tasse per il possesso delle seconde case.

In una circolare di alcuni anni fa la stessa Agenzia delle Entrate ha dichiarato di avviare una campagna di controlli soprattutto rivolta a quei coniugi che dichiarano residenze separate. Questi accertamenti si inseriscano nell’ottica della lotta all’evasione fiscale per molto tempo è al centro del dibattito statale.

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