Probabilmente non hai mai sentito parlare di categoria catastale di un’immobile fino a quando non hai deciso di comprare o vendere casa. La categoria a cui appartiene un’immobile è importante perché determina la rendita catastale, che serve in fase di vendita sia al proprietario sia all’acquirente.
A cosa serve la categoria catastale?
Le categorie catastali si utilizzano per classificare tutti i beni immobili regolarmente registrati presso il catasto su tutto il territorio italiano. Furono introdotte dal regio decreto legge n. 652 del 1939, convertito in l. 11 agosto 1939, n. 1249.
La categoria catastale è un dato necessario per determinare il valore dell’immobile e la rendita catastale. Infatti, nelle valutazioni immobiliari è uno dei dati principali per calcolare il prezzo della proprietà prima di metterla in vendita. Ma la categoria dell’immobile serve anche all’acquirente, perché con la rendita catastale è possibile calcolare determinate imposte quali ad esempio l’IMU o l’imposta di successione.
Quali sono le categorie catastali in uso?
Le categorie catastali vengono suddivisi in gruppi in base alla destinazione d’uso dell’immobile. Ogni categoria poi è suddivisa in classi, che determinano la tipologia della costruzione e la sua rendita fondiaria. Di seguito riportiamo le tabelle delle categorie catastali.
Gruppo A: abitazioni e uffici
A/1 | Abitazioni di tipo signorile |
A/2 | Abitazioni di tipo civile |
A/3 | Abitazioni di tipo economico |
A/4 | Abitazioni di tipo popolare |
A/5 | Abitazioni di tipo ultrapopolare |
A/6 | Abitazioni di tipo rurale |
A/7 | Abitazioni in villini |
A/8 | Abitazioni in ville |
A/9 | Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici |
A/10 | Uffici e studi privati |
A/11 | Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi |
Gruppo B: Alloggi Collettivi
B/1 | Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme |
B/2 | Case di cura ed ospedali (senza fine di lucro) |
B/3 | Prigioni e riformatori |
B/4 | Uffici pubblici |
B/5 | Scuole e laboratori scientifici |
B/6 | Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9 |
B/7 | Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto |
B/8 | Magazzini sotterranei per depositi di derrate |
Gruppo C: uso commerciale
C/1 | Negozi e botteghe |
C/2 | Magazzini e locali di deposito |
C/3 | Laboratori per arti e mestieri |
C/4 | Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro) |
C/5 | Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fine di lucro) |
C/6 | Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse (senza fine di lucro) |
C/7 | Tettoie chiuse od aperte |
Come sapere la categoria della propria casa?
Se stai per vendere casa probabilmente ti starai chiedendo come sapere la categoria catastale della tua casa, essendo questa fondamentale per determinare il prezzo di vendita. Questo dato è presente sul rogito, il documento di compravendita dell’immobile regolarmente registrato da un notaio nei registri dello stato presso l’Agenzia delle Entrate.
La categoria catastale è riportata anche nella visura catastale dell’immobile. Oggi è possibile richiederla online, registrandoti sul sito dell’Agenzia delle Entrate con il tuo codice fiscale. Per ottenere la visura online è però necessario inserire i dati catastali (comune, sezione, particella, e foglio) che servono a localizzare il documento negli archivi dello Stato.