Usufrutto casa. Quali sono i diritti e i doveri?

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L’usufrutto della casa è un diritto che consente ad un soggetto, definito usufruttuario, di godere di un bene di proprietà di un’altro soggetto, il nudo proprietario. L’usufruttuario ha però l’obbligo di rispettarne la destinazione d’uso prevista.

L’usufrutto di una proprietà non può durare più della vita dell’usufruttuario e non può essere ereditato. Mentre l’usufrutto concesso a una persona giuridica non può eccedere i 30 anni.

Il diritto di usufrutto sull’abitazione può essere di tre tipologie:

  • Legale: quello dei genitori che acquisiscono la patria podestà sull’immobile intestato al figlio se minorenne.
  • Volontario: regolato da un contratto sotto forma di compenso in denaro oppure gratuito, o per testamento
  • Uso usucapione: il possesso di un immobile continuato nel tempo della durata prevista dalla legge.

Si può vendere una casa con usufrutto?

Il proprietario che concede l’usufrutto mantiene su di esso i diritti di nuda proprietà, può ad esempio decidere di vendere l’immobile e chi acquista la casa manterrà la nuda proprietà fino al termine del contratto, mentre l’usufruttuario continuerà a godere dei suoi diritti di possesso.

Se si vende una casa con usufrutto, non è necessario avere il consenso dell’usufruttuario, il quale manterrà tutti i diritti di usufrutto. Ciò significa che il proprietario vende la nuda proprietà.

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Quali sono i doveri dell’usufruttuario e del proprietario?

Tra i principali doveri dell’usufruttuario c’è quello di rispettare la destinazione d’uso. Ad esempio, se viene dato ad una persona un immobile ad uso abitativo, questa non può trasformarla in locale commerciale o ufficio, pena l’annullamento dell’usufrutto.

L’usufruttuario dovrà inoltre provvedere al pagamento delle tasse legate all’immobile come TASI, tassa sui rifiuti, IRPEF, e l’IMU solo nel caso in cui non sia la sua prima casa.

L’usufruttuario, nel godere di tutti i diritti di possesso, può anche affittare l’immobile, amenochè questo non sia esplicitamente vietato dal contratto stipulato.

Il proprietario del bene immobile dato in usufrutto dovrà farsi carico delle imposte sulla nuda proprietà e delle spese straordinarie, come ad esempio il rifacimento di una facciata del palazzo e le ristrutturazioni non saltuarie.

Quando l’usufrutto può essere revocato?

La revoca sull’usufrutto di una casa può avvenire in caso di abusi gravi e violazioni. Abbiamo già detto che l’usufruttuario non può cambiare la destinazione d’uso dell’immobile. Anche il deterioramento grave e permanente del bene può esser causa di revoca dell’usufrutto, compresi i danni per una mancata manutenzione ordinaria.

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