Sai quanto costa vendere casa nel 2019?

Quanto costa vendere casa

Oltre ad essere una decisione importante, vendere casa può essere un processo lungo e complicato. Non solo per le visite, la negoziazione e la difficile burocrazia, ma anche per tutte le spese che comporta la compravendita.

Può sembrare strano, ma sì: vendere casa, costa! E non poco. Tra la plusvalenza, la messa in regola dei certificati dell’immobile e altre spese aggiuntive… vendere casa può diventare costoso.

Oggi nel nostro blog ti spieghiamo quali spese bisogna sostenere, così saprai perfettamente “quanto costa vendere la tua casa“.

Attestato di Prestazione Energetica

L’Attestato di Prestazione Energetica è un documento obbligatorio in qualsiasi atto implicante il trasferimento della proprietà di un’immobile. L’APE deve essere redatto da un tecnico specializzato ed abilitato e deve essere fornito a partire dalla pubblicazione dell’immobile, affinché il potenziale acquirente possa consultarlo in ogni momento.

Dato che il venditore è tenuto a sostenere ogni costo legato ad un’eventuale regolarizzazione dell’immobile, la redazione dell’attestato di prestazione energetica sarà a carico del proprietario. In media, in Italia, questa spesa si aggira attorno ai 150€.

Conformità catastale

Tra gli altri accertamenti, oltre all’APE, è necessario verificare che l’immobile sia in regola anche sotto gli aspetti urbanistici e catastali. È quindi bene assicurarsi che la planimetria depositata nel catasto corrisponda alla conformazione dell’immobile stesso. In caso risultino delle disuguaglianze, sarà compito del proprietario rivolgersi ad un tecnico esperto per regolarizzare l’immobile. Le spese, a suo carico, dipendono dall’intervento necessario quindi è difficile quantificarle in maniera generale.

conformità catastale

Quanto spendi per vendere la tua casa: le imposte

Quando si vende una casa, è possibile che lo Stato richieda di pagare delle imposte quando la vendita genera una plusvalenza. In poche parole, si parla di plusvalenza quando il prezzo di vendita dell’immobile è maggiore a quanto si è versato per l’acquisto della casa, ovvero quando la vendita genera un guadagno. 

L’imposta sulla plusvalenza si può pagare in due maniere:

  • Ordinaria: l’imposta viene cumulata con gli altri redditi imponibili e viene applicata la tassazione dell’Irpef in base ai diversi scaglioni di reddito;
  • Separata: viene applicata un’imposta fissa del 20% che deve essere versata direttamente dal notaio, se d’accordo con questo metodo di pagamento.

Il pagamento di questa imposta non è sempre obbligatorio, infatti non si è soggetti a tassazione sulla plusvalenza se si tratta di:

  • Immobile venduto dopo 5 anni dall’acquisto;
  • Immobile utilizzato come abitazione principale dal proprietario per più del 50% del tempo trascorso tra acquisto e vendita;
  • Immobile ricevuto in donazione o in eredità, a meno che il donatore non lo avesse acquistato in un periodo inferiore a 5 anni;
  • Immobile acquistato per successione.

I costi notarili

Secondo quanto definito dal Codice Civile, le spese notarili ed i costi accessori sono a carico dell’acquirente, il quale deve scegliere chi sarà il notaio che seguirà la trattativa. È però possibile che le due parti decidano di assegnare le spese notarili al venditore o di dividerle fra i due. Inoltre, nel caso in cui l’acquirente non effettui il pagamento del notaio, la spesa passerà a carico del venditore, in quanto il contratto definisce che entrambe le parti sono responsabili.

costi notarili

Quanto costa vendere immobili : provvigione al mediatore

Se la vendita viene assistita da un agente immobiliare, allora sarà necessario tenere in considerazione tra le spese anche la quota che tocca al venditore. Di norma, in Italia, le spese di agenzia vengono divise a metà tra compratore e venditore.

Se desideri risparmiare, senza però rinunciare al servizio professionale di un esperto, puoi considerare di rivolgerti ad un’agenzia digitale come housefy, che offre tutti i servizi di una classica agenzia ma online e senza chiedere provvigioni.

Infine, nonostante sia una spesa aggiuntiva e non relativa alla burocrazia della compravendita, noi ti consigliamo di fare un piccolo investimento nell’arredamento della casa per rendere l’immobile più attraente agli occhi del compratore. Ad esempio, imbiancare tutta la casa con dei colori neutri o, magari, sostituire un vecchio divano con uno nuovo. È stato dimostrato che “abbellire” una proprietà prima delle visite permette di vendere la casa più velocemente.

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